(Il passo breve della bellezza, di E. Alfano)
Il passo breve della bellezza
Come aria stretta nel petto
primo firmamento
nel cuore della bellezza
s'alza e cade la bellezza
quando il rumore si fa mondo
e la volgarità si fa inganno
(Dale Zaccaria, in Epilogo di una poesia civile, Pro/Testo Fara Editore)
Il cielo notturno, che richiama Campana, il poeta notturno, è attraversato da una cometa, l'epressione suprema del passo breve della bellezza: la brevissima visione della stella più bella, la più grande del blu notturno!
Fanno da sfondo alla visione della cometa i simboli del rumore e della volgarità che si fa inganno, grattacieli, antenne, industrie, palazzi (del potere?!) e anche Chiese, che è anche una metafora dello scenario di devastazioni e di rumore, dei primi sintomi della nuova società di massa e dell'ostile clima letterario, che attraversano gli anni di Campana e dell'Aleramo.
La finestra ha una duplice funzione: quella di richiamare direttamente l'isolamento creato intorno alla figura del Campana poeta e anche uomo, ma allo stesso tempo quella di invitare chi guarda il dipinto ad aprirsi e aprire le proprie finestre alla Bellezza, prima che la cometa svanisca del tutto.
Il dipinto Il passo breve della bellezza, è l'immagine-manifesto dell'omonimo spettacolo, una rilettura dei carteggi tra Dino Campana e Sibilla Aleramo, a cura della poetessa romana Dale Zaccaria. La lettura è accompagnata da musiche degli anni '20 e '30, eseguite dal vivo dalla cantautrice Veronica Marchi.
La prima data prevista è il 24 luglio a Subiaco.
Informazioni su http://ilpassobrevedellabellezza.blogspot.com/