domenica 2 marzo 2008

INSOMNIA O NOCHE PRIVADA


a N Y S
che mi hanno regalato
un pezzettino
del loro mondo


“De fierro,

de encorvados tirantes de enorme fierro, tiene que ser la noche,
para que no la revienten y la desfonden
Las muchas cosas que mos abarrotados ojos han visto,
las duras cosas que insoportablemente la pueblan.”
(J. L. Borges, Insomnia)


“Buio d’inferno e di notte privata”
(Dante, Purgatorio XVI, I)

“Ah, come solo in un lampo
Di mortaretto si placa,
se squarcia il Buio d’inferno
un incanto di notte privata”
(Gianni D’Elia, Notte privata)




Tutto tace, tutto è calmo, è pacato, sereno, ma è una calma apparente, ambigua. La frenesia del giorno si riversa immancabilmente nella notte, gravata dall’onere di sorreggere le “dure cose che insopportabilmente la popolano”: i valori del mercato, che sostituiscono i vecchi valori del secolo passato, e religiosi, lontani ormai dal loro vero credo; le ciminiere industriali; la crescita “violenta” della città legata all’abusivismo edilizio (“forte petomane/scritta dal diavolo/in spregio solenne dell'umanità”, Molto lontano, Paolo Conte); le catene gastronomiche; le violenze private.
La notte come un immenso vaso di pandora, pronto a trasbordare con il peso dei mali che ricadono sul mondo, che inghiottono tutto e tutti, le opere in generale e l’individuo in particolare, necessita di una forza maggiore che la aiuti a sorreggersi: due “encorvados tirantes”, metafora di un lavoro costante per la costruzione forse di un mondo migliore che parte necessariamente dall’io, dalla persona, per arrivare alla società.
Una notte vangogghiana dei nostri giorni , uno stile surreale caratterizza questo quadro dai toni pacati sfumati, interrotti dalla comparsa dei due tiranti, che irrompono violentemente nella scena notturna, marcando il senso della poesia di Borges (Insomnia, da L’altro, Lo Stesso), quindi con funzione di sostengno, di atlanti ferrei del moderno.
(D. P.)

Non manca certo un significato molto più intimistico (il più intimistico di tutti!), personale, autobiografico, legato proprio ad un determinato periodo, ad una lunga-breve notte privata.