mercoledì 26 agosto 2009

LA GINESTRA

(di E. Alfano)

«(...) Or tutto intorno

una ruina involve,

dove tu siedi, o fior gentile, e quasi

i danni altrui commiserando, al cielo

di dolcissimo odor mandi un profumo,

che il deserto consola.»

(La Ginestra, di Giacomo Leopardi)



E le ginestre belle e profumose

risiamo noi, speranze del pianeta

che gira intorno alle menzogne esplose

(Dedica, da Coro dei fiori, di Gianni D'Elia)



Dalla marea che un popolo ha sommerso,

e me con esso, ancora

levo la testa? Ancora

ascolto? Ancora non è tutto perso?

(Congedo, da Preludio e Fughe, di U. Saba)



La ginestra, leopardianamente intesa, è simbolo dell’uomo che sa accettare la verità sulla propria condizione e può costruire partendo da questa, la propria dignità. Il delicato fiore coraggiosamente si leva sulla contemporanea “lava impietrata”, rappresentata dai valori economici, politici e religiosi raffigurati nel dipinto sullo sfondo, che non hanno più al centro dei loro interessi l’uomo. E’ l’invito rivolto all’uomo a risorgere dalla “marea che un popolo ha sommerso”. Un senso di speranza quindi permea il dipinto, espressa da una luce tenue che affiora da un cielo grigio, una luce che presagisce l’avvento di un cambiamento.

1 commento:

charmel ha detto...

Dal 28 giugno che tu mi hai inviato il commento,cosa che mi ha molto lusingato,mi sono accorta adesso,scusami,i tuoi dipinti sono bellissimisei veramente bravo.