giovedì 29 ottobre 2009

La Barca Scura

(La barca scura, di E. Alfano)

Eppure lo sapevamo anche noi

l'odore delle stive

l'amaro del partire

(Ritals, di Gian Maria Testa)




"Com'è possibile vivere senza le cose che sono la nostra vita? Spogli del nostro passato non ci riconosciamo. Fa niente, non c'è posto, bisogna lasciarlo, bruciarlo.

E sugli sgabelli superstiti le donne guardavano il loro passato con occhi sognanti e lo bruciavano nella loro memoria. Poi si riscuotevano di soprassalto, e ammucchiavan la roba sull'aia e v'appicavano il fuoco, ma restavano a guardare con occhi sognanti le fiamme distruggere la loro vita. Poi, frenetiche, aiutavan gli uomini a caricare l'autocarro, e l'autocarro partiva sollevando una nuvola di polvere."


(da Furore, di John Steinbeck)





Naufragi


Nei canali di Otranto e Sicilia
migratori senz'ali, contadini di Africa e di oriente
affogano nel cavo delle onde.
Un viaggio su dieci si impiglia sul fondo,
il pacco dei semi si sparge nel solco
scavato dall'ancora e non dall'aratro.
La terraferma Italia è terrachiusa.
Li lasciamo annegare per negare.


(da Solo andata, di Erri De Luca)




Racconti di uno

(...)

Vogliono rimandarci, chiedono dove stavo prima,
quale posto lasciato alle spalle.

Mi giro di schiena, questo è tutto l’indietro che mi resta,
si offendono, per loro non è la seconda faccia.

Noi onoriamo la nuca, da dove si precipita il futuro
che non sta davanti, ma arriva da dietro e scavalca.

Devi tornare a casa. Ne avessi una, restavo.
Nemmeno gli assassini ci rivogliono.

Rimetteteci sopra la barca, scacciateci da uomini,
non siamo bagagli da spedire e tu nord non sei degno di te stesso.

La nostra terra inghiottita non esiste sotto i piedi,
nostra patria è una barca, un guscio aperto.

Potete respingere, non riportare indietro,
è cenere dispersa la partenza, noi siamo solo andata.
(da Solo andata, di Erri De Luca)

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