(Messaggi d'amore, E. Alfano)
Tu manchi da questa camera e le cose non chiamano,
oggi. Ho deciso che il tempo non passi. In tuo onore.
Che non passi di qui e si fermi di sotto - dove gli uomini
chiacchierano seduti barbaramente. Amore mio.
(da Senza peso e senza polvere, Mariangela Gualtieri)
Oh, se ti avessi qui vicino, contro il mio grembo! oh, l'amore è fatto anche di questo, e perciò ti bacio e ribacio sui tuoi bei capelli neri.
O Pierre, basterebbe poco a morire. Vivere qui dentro è terribile, e io, morta, volerei da te per sempre. E tu mi ameresti come un uccellino piccolo piccolo, e saresti il mio buon carceriere.
(Lettere a Pierre, da L'altra verità, di Alda Merini)
Il mio amore è come una febbre, che continuamente aspira
a ciò che più lungamente alimenta la sua malattia,
e si nutre di ciò che ne conserva il male,
per compiacere al suo disordinato appetito guasto.
La mia ragione, che è il medico, per il mio amore,
mi ha abbandonato
e io, adesso, disperato, comprendo
che il desiderio è morte, e che la medicina lo combatteva.
Incurabile io sono, adesso che la mia ragione è incurante,
e, pazzo furioso in interminabile affanno,
i miei pensieri e i miei discorsi sono come impazziti,
vaneggiando senza verità, e formulati vanamente:
perchè bella io ti ho giurato, e ti ho pensato luminosa,
tu che sei nera come l'inferno, e oscura come la notte.
(Sonetto CIIIL, di W. Shakespeare, trad. E. Sanguineti)